30 dic 2008

Zaha Hadid realizzerà il "Library & Learning Centre" dell'Università di Vienna












L'ufficio stampa londinese di Zaha Hadid, ci ha segnalato che lo studio "Zaha Hadid Architects" è stato selezionato per il progetto del "Library and e Learning Center" (LLC) presso l'Università di Economia di Vienna. L'annuncio ci perviene da Corinne Roberts che ringraziamo per averci fornito anche le immagini del progetto. per leggere il resto del post clicca su "read more"

La nuova Biblioteca e Centro di apprendimento sarà il centro dell 'Università e conterrà anche un laboratorio linguistico, camere, uffici amministrativi, centro per studenti, librerie, una caffetteria ed altro ancora.
Il "L.L.C." avrà la forma di un cubo con entrambe le facce opposte inclinate ed i bordi retti. Le linee geometriche della costruzione che si muovono verso l'interno, la rendono curvilinea e fluida, generando un "canyon" interno che funge da piazza centrale pubblica.








"Sono lieta di lavorare a Vienna perchè sento una stretta affiliazione con la città. E 'molto eccitante per noi lavorare per l'Università perchè il nuovo centro di ricerca L.L.C. sarà come un forum per lo scambio di idee" afferma Zaha Hadid.
Il Rettore dell'Università degli Studi di Economia e Business, Christoph Badelt, ha dichiarato: "Una biblioteca e un centro di istruzione deve essere più di una semplice biblioteca in senso classico: si tratta di un luogo di ricerca e un centro di assistenza, un luogo di lavoro e salotto, un luogo di comunicazione e di traffico hub, tutto nello stesso tempo. Con la sua splendida architettura, il disegno di Zaha Hadid riesce a combinare tutte queste principali funzioni di studio in modo meraviglioso. È una visione che incarna questo concetto innovativo di università ".


25 dic 2008

Buon Natale da ArchitetturaCatania


E' arrivato Natale! Vi auguriamo di vivere serenamente ogni momento di questa splendida festa.

La redazione di ArchitetturaCatania

21 dic 2008

Superfici a prato per uno show-room temporaneo a Pechino


















Altro esempio di come un approccio contemporaneo possa risolvere una condizione posta dalle caratteristiche del sito e rispondere ad una precisa richiesta della Committenza.
Nel 2006 All'Arch. Gong Dong dello studio Vector Architects veniva commisionato dalla società CR Land uno showromm da realizzare nei pressi di un quartiere residenziale di Pechino. L'esigenza di smontare la struttura dopo tre anni e di non pregiudicare l'impatto ambientale dell'area già fortemente caratterizzata dalla presenza di ampie aree verdi ha portato alla soluzione... semplice, sostenibile, contemporanea...: rendere la superficie del prato un elemento/materiale di progetto.
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Nasce così a giugno 2008 il "Green Technology Show Room", un parallelepipedo di forma allungata, completamente sollevato dal terreno ed interamente rivestito da prato (sicuramente fornito in pannelli pre-coltivati) sia sulla copertura che sulle pareti. L'involucro verde garantisce la minima dispersione di calore migliorando l’efficienza termica di tutto il volume. La struttura è in acciaio ha permesso la massima compressone dei tempi di montaggio e sarà interamente riciclabile al termine de ciclo funzionale dell'edificio. Anche il distacco dell'edificio dal terreno amplifica ed evidenzia la natura "temporanea" della struttura che, grazie anche alla sua forma essenziale, sembra appena poggiata in attesa della rimozione che on lascerà alcuna traccia sulla superficie sottostante.



















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17 dic 2008

Waterfront italiani. La passeggiata a mare di San Bartolomeo

Il recupero della fascia costiera è uno dei temi che, da qualche anno, sta interessando la ricerca architettonica e soprattutto i finanziamenti pubblici. Con o senza concorsi quasi tutti i comuni costieri si stanno dotando del proprio waterfront, a tal punto da diventare una moda (si nota infatti come il termine “lungomare” sia ormai diventato inusuale).
Tra i vari progetti che negli ultimi anni sono stati realizzati si vuole segnalare un intervento, effettuato sulla costa ligure, a mio avviso molto elegante.

L’opera interessa il lungomare di San Bartolomeo al Mare (IM) ed è stata realizzata dal gruppo LDA arch. Luca Dolmetta con l’arch. Nicola Pisani, UNA2 Architetti Associati, l’arch. Silvia Dagna, Salp S.n.c. Giacomo Saguato per le strutture e Bussetti & Cozzi per le opere a mare.
L’intervento, che si sviluppa per circa un chilometro, è caratterizzato da una passeggiata in legno che ritmicamente si allarga verso il mare e verso la città, creando spazi di sosta e punti di vista tra lo spazio naturale e il costruito. In questo modo si ha una piena fruizione del mare e una netta distinzione tra percorsi pedonali e percorsi carrabili.
Tra gli elementi caratterizzanti, bisogna sottolineare quello che gli autori hanno definito “il disegno del paesaggio notturno”. L’obiettivo, a mio parere ben riuscito, era quello di creare ambienti in cui si potesse godere sia nelle ore diurne che nelle ore serali dell’ambiente circostante.
La luce, calibrata in funzione delle aree, crea spazi pienamente illuminati per l’aggregazione e spazi più discreti per ambienti più intimi, in cui è possibile contemplare la natura.
I corpi illuminanti e gli elementi di arredo, semplici nella forma e nei materiali, contribuiscono alla concretizzazione di questo obiettivo.
Nessun elemento tende a prevaricare sull’altro tranne il paesaggio.
In questo caso, quindi, una sostenibilità ambientale che non avviene solo attraverso l’utilizzo di materiali bio-sostenibili, ma soprattutto con la volontà di non voler invadere il paesaggio naturale.
Fotografie: S. Coviello



11 dic 2008

Quasi quasi prendo l'autobus... (2)












Sono passati 5 mesi dalla pubblicazione del post sulla stazione-capolinea di Caceres e dagli accorati commenti che ne sono seguiti, ed ecco un'altro esempio di come un buon progetto di architettura possa trasformare una "pensilina di attesa" posta al centro di uno snodo per una linea di autobus locali, in un'opera d'arte a scala urbana (!) meta di apposite visite da turisti (non solo architetti) di tutto il mondo.

E' avvenuto nel 2003 nel piazzale dinanzi l’ospedale di Hoofddorp nel nord ovest dell’Olanda, dove lo studio di architettura olandese Nio Architecten di Maurice Nio ha realizzato qualla che alcuni chiamano "the amazing whale" a causa della sua forma che ricorda (con una buona immagiazione) la sagoma di una balena.
La struttura è realizzato completamente in schiuma di polistirene ed è la più grande struttura del mondo in materiale sintetico (lunga 50 metri, larga 10 e alta 5). Si è reso necessario l’utilizzo di un apposito sistema costruttivo attraverso la creazione in stabilimento delle parti finite, poi assemblate in cantiere, uniformate e levigate allo scopo di ottenere un unico oggetto.
Una mano di colore su tutta la superficie e la scultura cambia il volto della piazza.
Ovviamente la sua forma fluida totalmente "anticonvenzionale" ha diviso l'opinione pubblica (più quella italiana che quella nord-europea) e posso già immaginare i commenti di alcuni nostri lettori; ciò malgrado ritengo che esperimenti come questo abbiano una tale capacità di "rompere gli schemi" che magari, persino dopo le ricuciture della mediocrità, qualche frattura rimarrà pur sempre aperta.







5 dic 2008

Comune di Scicli (RG) in evidenza.


Il DARC Sicilia (Dipartimento per l'Architettura e l'Arte contemporanea) attiva la seconda edizione del programma A.qua.S. Architetture di qualità in Sicilia, promosso dalla Regione Siciliana - Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della P.I. con il concorso di idee "RIFUNZIONALIZZAZIONE DEI PLESSI SCOLASTICI LAPPARINI - MICCICHE' E DELLE AREE LIMITROFE" - Comune di Scicli (RG) - 1° FASE.

Per ulteriori dettagli:
www.regione.sicilia.it/bbccaa/darc

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3 dic 2008

Workshop a Seul


La Sangmyung Unversity in collaborazione con lo Studio U.F.O. (Urban Future Organization) organizza uno stage a Seul dal 10 al 20 Gennaio 2009 a cui potranno partecipare 8 neolaureati italiani.
Le candidature vanno inviate all'arch. Claudio Lucchesi (claudio@urbanfuture.org) e i lavori verranno esposti a Seul, Londra e Palermo

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29 nov 2008

Quando cemento e natura vanno d'accordo...















Cemento e natura non vanno d'accordo? Non sono d'accordo! O almeno non lo accetto come luogo comune. Al di là degli effetti del cemento in termini di emissioni di CO2 e di alcuni cementi osmotici che, al contrario, riducono le emissioni di Azoto, non accetto il luogo comune cemento=brutto oppure l'antitesi cemento-natura.
Parliamo in questa sede del cemento come materiale plasmabile in grado di generare forme e spazi in cui l'uomo vive o lavora. Guardate questa casa.... (per leggere il resto del post clicca su "read more")

Non ho trovato nè l'autore nè il luogo di realizzazione ma per ora ci facciamo bastare queste splendide foto. Quello che è certo è che si tratta di una residenza in mezzo ad una foresta, perfettamente inegrata con la natura. Tutta la struttura tubolare è in cemento. Altri materiali prevalenti sono il legno ed il vetro. Col tempo, gli alberi ricopriranno la casa e l'integrazione cemento-natura sarà totale. Mai fidarsi dei luoghi comuni.






Adesso sono arrivate le quote rose anche nei concorsi di architettura


A conferma che le donne rivestono un ruolo marginale nella professione e che Eleonora nel suo post non andava lontano dalla verita', arriva da Milano un concorso destinato a sole donne, l'organizza AreaDeClic (www.areadeclic.com)
Dal Bando si evince che il concorso di design e'ideato con lo scopo di dare visibilità alla creatività femminile al servizio dell'industria e che e' "riservato" alle studentesse delle Facoltà di Design e alle professioniste.
Riservato, appunto, come sono le riserve degli Indiani d'America, forse si doveva arrivare a questo per aver maggiore visibilita' alle donne? La risposta e' ardua... in questa logica si potrebbero organizzare concorsi per categorie: uomini, scapoli, ammogliati ecc.. .

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26 nov 2008

"Architettura Contemporanea in Sicilia"


Oggi alle ore 17,00 presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Palermo si terrà la presentazione del libro di Maurizio Oddo “Architettura Contemporanea
in Sicilia”, la prima guida sulle opere di architettura contemporanea realizzate in Sicilia negli ultimi decenni.
All'evento interverranno gli archh. Attilio Milan e Antonino Polizzi in qualità di rappresentanti dell'Ordine degli Architetti di Palermo, l'arch. Fausto Spagna
in qualità di Direttore del DARC Sicilia, l'arch Franco Purini e l'arch. Cesare Ajroldi.


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22 nov 2008

Domus Contemporanea a Catania

Oggi a Catania alle ore 18 presso il Caffe' Libreria Tertulia verra' presentata la mostra Domus Contemporanea. Saranno presenti Toni Licciardello, in qualita' di Presidente dell'Ordine, Claudio Montaudo e Stefano Casciani che hanno curato la mostra, e gli architetti Gambardella, Dominic, Lissoni e Grafton, unici assenti annunciati Fuksas e Stevens.
Terminata la Presentazione gli intervenuti si sposteranno presso gli spazi della Galleria Arte Moderna delle Ciminiere dove dal 22 novembre fino al 15 Dicembre sara' possibile visitare le opere dei 6 Architetti e comprendere come essi intendo lo spazio domestico contemporaneo.

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Residenze contemporanee... in Perù.















Ancora un esempio di architettura contemporanea in Sud America. Questa volta siamo sulla spiaggia di "Las Arenas" a irca 100 km da Lima in Perù. L'autore è l'Architetto Javier Artadì che oltre a questa "Casa de Playa", ha realizzato diverse residenze, tutte estremamete caratterizzate dal medesimo stile con volumi asciutti, geometrie molto definite e la tendenza a muovere gli spazi intorno a punti di vista privilegiati che "incorniciano" il paesaggio circostante proiettandolo all'interno dell'edificio. per leggere l'intero articolo clicca su "read more")

L'intero edificio è sollevato dal livello del terreno. Ciò enfatizza l'idea di leggerezza e sicuramente favorisce l'isolamento dall'umidità della spiaggia. Il concetto è quello della "scatola" i cui spigoli sono tutti ben visibili sia dall'interno che dall'esterno. Ma è una scatola aperta ... o meglio ritagliata; La mancanza di una parete, o di una porzione di tetto, rafforza il rapporto tra l'edificio e l'ambiente ed evidenzia il vero elmento unificatore tra spazi esterni ed interni: la luce.
Insisto nel sostenere che il Sud America continuerà a sorprenderci. Pochi architetti, ma bravi, si stanno facendo conoscere a livello internazionale grazie ad opere semplici, efficaci, non eccessivamente costose. Staremo a vedere...

Studio Javier Artadì Arquitectos
foto di Alexander Kornhuber.




14 nov 2008

Piazza Duomo senza Duomo


L'autore è un'artista macedone-milanese, Robert Gligorov, l'immagine lascia stupiti per l'esplosione spaziale senza la cattedrale.
«Per abituarsi a non essere schiavi del troppo visto» come dice lo stesso autore.

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12 nov 2008

Corso per la Certificazione Energetica degli edifici



A Gennaio inizierà, il corso organizzato dall'I.N.B.Ar. Catania sulla Certificazione energetica degli edifici.
Il superamento del corso (30 ore di lezioni), riconosciuto da SACERT (Ente che certifica le competenze dei Tecnici Certificatori Energetici degli edifici), permetterà da un lato di ottenere titolo curriculare per l'inserimento nell'apposito Elenco Nazionale Esperti in Bioarchitettura® e dall'altro consentirà l’iscrizione nell’Elenco dei Tecnici Certificatori Accreditati Sacert.
Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 15 dicembre 2008 l'attuazione in 4 incontri full immersion avrà luogo a gennaio 2009 presso l'Ordine degli Architetti P. P. C. di Catania per le pre-iscrizioni trasmettere domanda di ammissione via fax
(vedi dossier allegato 1-2-3) o contattando la segreteria dell'I.N.B.Ar. 095.7412199.

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7 nov 2008

Una clinica per bambini a San Paolo (Brasile)

Da un pò di tempo a questa parte ho notato che stanno venendo sempre più alla ribalta alcuni giovani (e meno giovani) architetti sud-americani. Mi sono chiesto se è un effetto della globalizzazione (visto che il sudamerica non ha avuto un ruolo di particolare rilievo nell'architettura degli ultimi cinquant'anni) o se vi siano particolari condizioni legislative/culturali/economiche favorevoli alla realizzazione di opere di architettura contemporanea.
Non ho ancora una risposta ma cercherò di trovarla. Nel frattempo vi segnalo un'opera di Marcio Kogan che ha ricevuto un Premio Speciale destinato anche alla committente, la Dott.ssa Psicologa Christine Bruder, che gli ha commissionato il progetto per questa clinica per bambini: La "Primetime child development nursery" realizzata a San Paolo (Brasile).
Il Primetime Child Development è un progetto pionieristico nella cultura brasiliana perchè ha un programma educativo molto innovativo fondato sulle relazioni umane e affettive tra gli educatori e i bambini, di età compresa tra gli zero e i tre anni. Stimolare attraverso l’emozione le capacità personali e di interazione dei bambini in un ambiente sicuro è stato lo scopo del lavoro. L’uso di materiali naturali e divertenti, come il pavimento soffice, l’applicazione dell’ergonomia, l’uso di rampe per la circolazione, il controllo della qualità dell’aria, dell’acqua, della luce e dei colori sono stati calibrati per offrire una ricchezza di contesto entro cui adulti e bambini possano dialogare secondo diversificati codici di linguaggio in libertà senza barriere fisiche o psicologiche.

Progetto: Marcio Kogan, Studio MK 27, Lair Reis and Diana Radomysler

5 nov 2008

Illuminazione LED


In tempi di crisi economica e con i prezzi dell'energia elettrica in continuo aumento, si avverte la necessità di dotarsi di apparecchiature che consentano di svolgere le loro funzioni con una minore richiesta di energia. Una delle voci che pesa molto sui bilanci dei vari enti è quella dell'energia elettrica necessaria a far funzionare l'illuminazione pubblica. Una prima soluzione fu ricercata nell'integrare i corpi illuminanti con pannelli fotovoltaici. Ma le esigenze di design e le difficoltà legate all'orientamento e alla gestione della messa in rete di "tanti piccoli impianti" ha fatto ben presto tramontare questo tipo di tecnologia. Oggi la strada sembra tracciata: tutte le aziende che producono apparecchi illuminotecnici hanno in listino almeno un prodotto che utilizza lampade LED.

Il termine "LED" è un acronimo che sta per "Light Emitting Diode", ovvero "diodo che emette luce". I vantaggi sono molteplici e vanno dalla lunga durata di funzionamento ai ridotti consumi energetici, passando per l'elevata efficienza ed affidabilità.
Nonostante ciò gli esempi di corpi illuminanti con tecnologia LED per l'illuminazione stradale sono ancora pochi perchè nonostante i vantaggi di cui sopra, il fascio luminoso prodotto non riesce ancora a rispondere ai requisiti imposti dalle normative in vigore in quanto a potenza ed uniformità.
Diverso il discorso per quanto riguarda l'illuminazione di percorsi pedonali o la realizzazione di particolari effetti di illuminazione. In questi casi ormai le aziende riescono a proporre linee di apparecchiature specifiche e a costi sempre più vantaggiosi.
Comunque le ditte produttrici stanno investendo notevoli risorse per lo sviluppo di queste teconologie che si spera possano ben presto trovare la maggior diffusione possibile.